giovedì 4 dicembre 2014

LO STUPORE DI LONDRA.


"Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perché a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire"..


 Caspita se è vero. Io a Londra "c'ho" lasciato un pezzo di cuore. Per come vivevo. Per la gente stravagante che ho incontrato. Perché anche non essendo Inglese, mi sono sentita molto più accolta lì che nel nord Italia. Paradosso. Londra è la città dove tutto si mischia. Il famoso melitn' pot soltanto lì posso dire che esiste; è sempre esistito. Si mischia solo il buono che le giornate possono offrire. La carica positiva delle persone, le loro idee il loro equilibrio. Gli incontri casuali in metro. Le serate a guardare un cielo senza troppe stelle, ma  nel cuore della metropoli.
Lo shopping, che COME Lì, MAI ALTROVE.... MAI... #PrimarkImissYou!
Il lavoro. Lì sì che si può parlare di vero lavoro. Perché, prima di tutto, c'è il rispetto dell'individuo. Maschio, femmina, immigrato o no. Il merito viene premiato. E menomale che c'è un posto della terra dove tutto questo ancora sia possibile; ed è così palpabile, da sembrare surreale a volte. Ma almeno so che esiste. 
Quella storia del freddo, della nebbia anche d'estate. Beh sì. Quella è vera. Un pò pesante adattarsi al clima. Ma se la città ti entra nel cuore, di sicuro difficilmente ne esce. Un posto così grande, immenso eppure tanto ben collegato da far invidia alla Svezia.
Sì, per muoversi da un posto all'altro bisogna fare dei calcoli. Però, al contrario di molte metropoli, almeno si arriva a destinazione. Ed anche secondo tempi calcolati.
All'inizio si fa fatica a capire perché tanta puntualità. Perché tanta precisione. Sangue Mediterraneo non mente e per questo si fa fatica. Eppure, una volta rientrati, è proprio questo ciò che manca di più. La vita organizzata e  scandita, funziona molto meglio, dopotutto.
Mezzo cuore. "C'ho" lasciato. Tra le luci Natalizie, i double decker rossi, ( i bus giganti rossi).
Le preghiere improbabili quando tramonta il sole degli autisti di busses, che prima di iniziare a lavorare, stendevano un tappetino verso il sole e pregavano. Nulla di male, in una città così cosmopolita ed aperta al "diverso".
Victoria station. E chi la dimentica quella stazione. Se mai ci andrete, una volta lì, vi sentirete tornare indietro di molti decenni. Non c'è un perché. Londra è così. Emozionale al punto giusto.
Viva anche oltre i limiti. Vivace in ogni angolo di parco e di strada. All'avanguardia, come un mix di tessuti arabescati ed a righe, sulla parete o addosso.
Fresca. Come una birra appena servita al bancone di un pub, di quelli col tavolo di rovere massiccio e con tanto di patatine al seguito. Fritte, of course.
Una volta lì, non vorrete più tornare. Almeno tutti quelli-quelle che amano l'evoluzione, il caos buono, quello creativo, non vorranno più tornare. Oppure desidereranno tornarci quanto prima. 
Per adesso... buon viaggio virtuale. Perché questo, è solo l'inizio.
xoxo Momi.











Foto source : Pinterest e foto personali.

Nessun commento:

Posta un commento

THANKS FOR SHARING YOUR COMMENTS AND YOUR INTEREST FOR FASHION WITH ME, BUT ABOVE ALL, THANKS FOR VISIT MY BLOG!
BUENAS VIBRAS!